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No, Walt fratello, quella che vedesti non era
Una emigrata vedova. Ben era la Musa
Che sulla groppa celeste a te recava il tuo mare.
Tratta dal fiero appello venne ella e si stette con te
E ti baciò la fronte superba e sorrise ai tuoi canti; ma in cuore
Covava il ritorno e l'addio.
Non cenere e vento, non conficcate bare e ruine,
Non tutta morte era la sua patria antica!
Nella fiamma del sole sbocciavano i fiori e le messi,
I campi arati meditavano spighe e vendemmie nuove.
I chiari fiumi latini specchiavan visi di giovani amanti
Suoi: tra' foschi edifizi brillavan occhi di poeti nel lume di luna.
Orlando e Merlino, Lancilotto e Ruggero risorti la chiamavano ancora
Ed ella tornò. Con umide labbra tremanti
Ti chiuse gli occhi, e tornò a' suoi verzieri in riva al mare.
Ora è qui, Walt, è qui, la sento aggirarmisi intorno,
Respiro l'odore primaverile del suo fiato...
Mi tocca i capelli, l'abbraccio, la stringo al mio petto in sussulto
Perdutamente, con le gagliarde braccia, e canto!
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